Buisson - Corgnolaz
About
Name | Description |
---|---|
Address | Da Buisson (1115 mt.) a Corgnolaz (1815 mt.) |
Start Point | Buisson (1115 mt.) |
End Point | Corgnolaz (1815 mt.) |
Time travel | Salita (2h 15') - Discesa (1h 30') |
Degree of difficulty | (E) Itinerario Escursionistico |
difference in height | 700 mt. |
Recommended period | Maggio - ottobre |
Features | Segnavia: 2 Acqua: Nuarsaz, Ville |
Guides and maps | Comunità Montana Monte Cervino, 1999, n.2, Media Valle 1:25.000 Cartografia regionale 1:10.000 Kompass, carta turistica n.87, Breuil-Cervinia-Zermatt, 1:50.000 IGC Torino, n.5, Cervino-Matterhorn e Monte Rosa, 1:50.000 |
Information | La valle del Cervino: guida storico artistica a cura di Cristina Ronc, Torino, 1990 Chamois Pietro Vanesia, Ivrea, 1974 Uomo, ambiente, cultura: il legno e la pietra nella vita della popolazione di Chamois, Val d'Aosta M.Gentiluomo. Sta in Contributi di etno-antropologia, Milano, 1988 |
La mulattiera che unisce il fondovalle al villaggio di Ville era, fino alla costruzione della prima funivia nel 1955, la principale via di accesso a Chamois. Questo sentiero, detto delle Seingles, supera, con numerosi tornanti, i ripidi fianchi della Valtournenche fino a raggiungerne la spalla sulla quale si adagiano i diversi villaggi del comune.
Lasciata l'auto nel parcheggio della funivia a Buisson, si oltrepassa il ponte sul Marmore, si costeggia il villaggio turistico "Cervino" e si raggiunge il villaggio di Nuarsaz (Segnavia 2 - fontana).
Attraversato l'abitato, che presenta antichi elementi di architettura rurale, il sentiero supera un altro ponte ed inizia a risalire il conoide del torrente Chamois. Qui, fra noccioli ed aceri, fiorisce, ad inizio estate, il vistoso giglio martagone. Imboccata la salita, non vi è più possibilità di perdere il sentiero che si inerpica attraverso un bosco misto di conifere e latifoglie, superando salti apparentemente inaccessibili, sfruttando strette cenge erbose.
Lungo il percorso, alcune comode panche in legno consentono di interrompere la fatica della salita e di godersi il paesaggio. Quasi a metà salita (1uota 1400 mt.), dopo un tratto a gradini, si attraversa una sorta di suggestivo crepaccio.
Poco oltre, dopo una leggera discesa, si incontra l'oratorio di Notre Dame des voyageurs, ricavata ai piedi di una parete strapiombante.
Dopo altri tornanti (in tutto se ne contano una novantina), il bosco cede il posto a rocce ricoperte di semprevivi, agli arbusti ed infine ai prati. A quota 1600 si incontra una croce in legno, con un adiacente spiazzo attrezzato. Qui lo sguardo può allargarsi al versante opposto, in primo piano la frana di Fiernaz, più lontano il villaggio di Triatel, mentre sullo sfondo si staglia la piramide del Mont Emilius.
Dopo aver rasentato alcune cascatelle del torrente Chamois, il sentiero serpeggia fra i prati, un tempo coltivati a cereali ed oggi in parte incolti, che offrono in estate splendide fioriture con vistose chiazze rosa di epilobio.
Sui fiori volano sgargianti farfalle mentre attorno si ode il frinire di miriadi di cavallette. Raggiunto il bel villaggio di La Ville (1757 mt.), in passato il principale abitato del comune, si prosegue lungo una ripida strada sterrata fino a Corgnolaz, giungendo nella verde piazza antistante il municipio.
Lasciata l'auto nel parcheggio della funivia a Buisson, si oltrepassa il ponte sul Marmore, si costeggia il villaggio turistico "Cervino" e si raggiunge il villaggio di Nuarsaz (Segnavia 2 - fontana).
Attraversato l'abitato, che presenta antichi elementi di architettura rurale, il sentiero supera un altro ponte ed inizia a risalire il conoide del torrente Chamois. Qui, fra noccioli ed aceri, fiorisce, ad inizio estate, il vistoso giglio martagone. Imboccata la salita, non vi è più possibilità di perdere il sentiero che si inerpica attraverso un bosco misto di conifere e latifoglie, superando salti apparentemente inaccessibili, sfruttando strette cenge erbose.
Lungo il percorso, alcune comode panche in legno consentono di interrompere la fatica della salita e di godersi il paesaggio. Quasi a metà salita (1uota 1400 mt.), dopo un tratto a gradini, si attraversa una sorta di suggestivo crepaccio.
Poco oltre, dopo una leggera discesa, si incontra l'oratorio di Notre Dame des voyageurs, ricavata ai piedi di una parete strapiombante.
Dopo altri tornanti (in tutto se ne contano una novantina), il bosco cede il posto a rocce ricoperte di semprevivi, agli arbusti ed infine ai prati. A quota 1600 si incontra una croce in legno, con un adiacente spiazzo attrezzato. Qui lo sguardo può allargarsi al versante opposto, in primo piano la frana di Fiernaz, più lontano il villaggio di Triatel, mentre sullo sfondo si staglia la piramide del Mont Emilius.
Dopo aver rasentato alcune cascatelle del torrente Chamois, il sentiero serpeggia fra i prati, un tempo coltivati a cereali ed oggi in parte incolti, che offrono in estate splendide fioriture con vistose chiazze rosa di epilobio.
Sui fiori volano sgargianti farfalle mentre attorno si ode il frinire di miriadi di cavallette. Raggiunto il bel villaggio di La Ville (1757 mt.), in passato il principale abitato del comune, si prosegue lungo una ripida strada sterrata fino a Corgnolaz, giungendo nella verde piazza antistante il municipio.